L’importanza di dormire bene dopo i 70 anni
Il sonno gioca un ruolo importante nella nostra vita, così come l’attività sportiva, la dieta alimentare, la socialità. Queste condizioni (se ben rispettate) promuovono uno stile di vita e un invecchiamento attivo.
Purtroppo, dopo i 65 anni, il nostro sonno cambia alterando i ritmi di dormiveglia e gli equilibri del nostro fisico; per questo motivo è necessario prendersi cura del proprio riposo con più attenzione di prima.
Scopriamo insieme qualche piccolo consiglio!
Perché dormire è importante per le persone anziane?
Il sonno è un bisogno vitale che ci permette di recuperare “energie” a livello psichico, fisico, psicologico e anche di avere una maggiore gestione dei nostri ormoni.
Il sonno è composto da diversi cicli che si susseguono da quando ci addormentiamo fino all'alba.
C’è una “prima” fase in cui il nostro cervello trascorre circa 10 minuti dalla veglia al sonno e in cui il corpo inizia a rilassare la muscolatura; poi arriva il sonno leggero, il sonno leggero a onde lente e infine il sonno profondo a onde lente. Quest'ultima fase ci permette di recuperare a livello fisico, è anche il ciclo più rigenerante.
Ultimo stadio, definito paradossale poiché durante questa fase la soglia di risveglio è elevatissima, è il sonno rem dove avviene il recupero a livello psichico.
Considerata l’importanza del sonno, sono stati condotti diversi studi per comprendere meglio quello degli anziani. Questi ultimi, infatti, tendono a sacrificare le ore ad esso dedicate, in quanto percepite come una perdita di tempo.
Tuttavia, le ricerche hanno dimostrato che 6 ore a notte dall'età di 50 anni sono insufficienti e possono portare ad avere complicanze come la demenza o come malattie cardiovascolari, diabete, obesità o cancro. Può anche favorire un rallentamento dei riflessi motori che usiamo quotidianamente ad esempio per guidare o fare attività sportiva.
È dunque indispensabile seguire alcuni consigli al fine di promuovere un sonno di qualità. Tra questi:
- Andare a letto in orario
- Seguire una dieta equilibrata
- Evitare le bevande energetiche
- Praticare una regolare attività fisica
- Fare un sonnellino di soli 20 minuti dopo pranzo
- Evitare l’utilizzo di telefoni, televisione, tablet poco prima di andare a dormire
- Dormire in una stanza a temperatura ambiente
Le conseguenze della mancanza di sonno
Gli esperti raccomandano di dormire tra le 7 e le 9 ore per avere un riposo di qualità e rigenerante, tuttavia in media dopo i 70 anni si dorme poco più di 6 ore.
Diversi fattori possono contribuire a questo: cambiamento di stile di vita, pensionamento, problemi di salute, stress... Un terzo delle persone sopra i 65 anni si lamenta di dormire male.
La scarsa qualità del sonno può essere dovuta anche all'assunzione di farmaci, alla menopausa, alla mancanza di attività fisica, all'ansia, all'assunzione di alcol ecc.
Non bisogna dimenticare che la mancanza di sonno non consente al corpo di produrre melatonina, essenziale per regolare il ritmo del sonno. Le conseguenze possono influenzare il nostro sistema a livello fisico, psicologico o cognitivo. Pertanto, il corpo si stanca e perde la sua energia con un generale affaticamento mentale.
Le due maggiori patologie legate al sonno sono l'insonnia e l'apnea notturna.
L'insonnia è sinonimo di difficoltà ad addormentarsi e frequenti risvegli. Colpisce circa il 20% delle persone secondo vari studi.
L'apnea notturna è la paralisi delle vie aeree durante il sonno. Il passaggio dell'aria è bloccato dalla caduta della lingua nella faringe, quindi la respirazione è interrotta e si ferma completamente.
Se pensi di soffrire di insonnia o di apnea notturna contatta il medico di base per risolvere il problema. Infine, non dimenticare, di stabilire buone abitudini nella tua vita quotidiana per goderti una buona notte di sonno e una migliore qualità della vita.
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