Disturbi del sonno negli anziani

Molte persone anziane soffrono di disturbi del sonno e la tendenza è in aumento. Ma quali sono le cause e quali soluzioni ci sono?
I sondaggi mostrano che un anziano su due di età superiore ai 65 anni soffre di disturbi del sonno. Le ragioni possono essere molto diverse, motivo per cui i medici continuano a indagare cercando di capirne la causa.
Spesso, infatti, alla base di desiderio di dormire di più c'è la voglia di poter accorciare le giornate e di non cadere in preda alla noia (ecco delle attività che puoi fare per non annoiarti). Altre volte i motivi che portano a questi disturbi possono essere molto seri.
L'insonnia negli anziani, infatti, può essere causata da malattie come il parkinson, la depressione o un ictus passato. C'è anche un altro fattore di cui è necessario tenere conto: le persone di età superiore ai 70 anni assumono in media sette farmaci. Questi contengono spesso sostanze che possono influenzare il sonno.
Sonno anziani: la causa può essere una respirazione scorretta?
La respirazione scorretta può anche essere causa di una cattiva qualità del sonno. E ciò colpisce principalmente gli anziani in sovrappeso. Questa è la sindrome delle apnee notturne, che fa sì che le persone colpite si sveglino costantemente. Tale sindrome comporta anche rischi di ipertensione e insufficienza cardiaca. È quindi fondamentale consultare un medico e farsi seguire costantemente.
Disturbi del sonno: come funziona la diagnosi
Per fare una diagnosi, il medico o il terapeuta registra i sintomi e l'anamnesi del paziente. I pazienti sono spesso incoraggiati a tenere un diario del sonno, per una durata di quasi due settimane, che dovrà contenere le seguenti informazioni:
- durata del sonno
- tempi di sonno
- sentimenti
- benessere
Affinché il medico possa determinare la presenza di anomalie viene utilizzata la polisonnografia, esame che consente di diagnosticare l'origine del disturbo – se respiratoria o neurologica. Soprattutto in età avanzata, è molto importante fare questi esami. Ad esempio, la disfunzione tiroidea o l'insufficienza renale possono essere responsabili della sindrome delle gambe senza riposo, mentre l'apnea notturna può portare ad aritmie cardiache e aumento della pressione sanguigna.
È inoltre necessario capire se esistono condizioni psicologiche, come la depressione o la demenza, che possono favorire l'apnea notturna.
Insonnia nell'anziano: cosa puoi fare al riguardo?
L'insonnia è una forma comune di disturbo del sonno, che provoca problemi con l'addormentarsi e col rimanere addormentati. I pazienti spesso descrivono il loro sonno come "poco riposante" e le loro giornate caratterizzate da una profonda stanchezza.
Le principali cause di insonnia includono lo stress emotivo. Per questo motivo, i problemi del sonno compaiono spesso per la prima volta dopo eventi stressanti o durante periodi di stress. Anche le cattive abitudini possono essere causa di apnee notturne, come ad esempio il consumo di alcol appena prima di andare a letto. Tuttavia, l'apnea notturna può manifestarsi improvvisamente senza una ragione apparente ed è meglio trattarla con l'aiuto di un medico.
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L'obiettivo è "mantenere il corpo pulito" in modo che non debba affrontare processi di disintossicazione e possa invece concentrarsi sulle fasi del sonno. Chi mangia molto e pesante la sera costringe il tratto digestivo a lavorare anche di notte e questo può influenzare negativamente il sonno. Ecco perché l'alimentazione è un fattore molto importante.
Lo stesso vale per le neurotossine che distruggono le cellule:
- Alcol
- Caffeina
- Nicotina
Non è una novità che il consumo a lungo termine di queste sostanze può essere dannoso. Riducendo drasticamente, alcol, caffeina e nicotina, puoi provare a disintossicare il tuo corpo. Questo probabilmente non funzionerà subito, poiché i sintomi di astinenza fisica durano fino a tre giorni, ma man mano che passeranno le settimane si troverà senz'altro giovamento.
Un altro rimedio "naturale" è la ginnastica dolce che include esercizi di rilassamento e tecniche di respirazione. Ci sono anche innumerevoli audiolibri, meditazioni guidate, melodie del sonno, battiti binaurali, rumori bianchi e così via, che possono aiutarti a rilassarti e a conciliare il sonno.
È importante, però, ricordarsi di non usare sonniferi – se non prescritti dal medico – poiché possono avere effetti collaterali. Infatti, in combinazione con altri farmaci, i sonniferi sotto forma di compresse e altre forme di dosaggio possono avere l'effetto opposto e persino causare disturbi del sonno in età avanzata.
Ed ecco il nostro ultimo consiglio: trascorri del tempo all'aria aperta, fai una lunga passeggiata e, quando sarà di nuovo possibile, organizza un viaggio rilassante.
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