Un cervello anziano sembra lavorare di più di un cervello giovane
Le persone avanti con l’età spesso sviluppano problemi di memoria. Tuttavia ciò non significa che il loro cervello diventi meno attivo, anzi sembra essere vero il contrario ossia il cervello degli anziani lavora ancora più duramente di quello dei giovani. La diminuzione della capacità cerebrale produce nel cervello degli anziani una compensazione, andando ad utilizzare un’area più estesa, ogni volta che vengono attivate azioni sulla memoria.

Studi sull'invecchiamento del cervello
La ricerca del neuroscienziato Anouk Vermeij del Radboud Alzheimer Center e del Donders Institute for Brain, Cognition and Behavior, conferma che la struttura del cervello cambia con l'età e che questo comporta, tra le altre cose, una riduzione della capacità cerebrale. Tuttavia ora è stato dimostrato che il cervello cerca di riequilibrare la situazione da solo, coinvolgendo più aree, ogni qualvolta venga attivata la memoria.
Differenze tra giovani e anziani
Quando i giovani attivano il loro cervello per ricordare qualcosa, ne usano solo una metà, non importa se che si tratti di un compito difficile o facile (recuperare vecchi ricordi o conservare informazioni più recenti, come ad esempio memorizzare una nuova password). Quando questa stessa tipologia di azione, viene invece compiuta dagli anziani, vengono invece utilizzati entrambi gli emisferi.
Questa nuova conoscenza dovrebbe rendere più facile per gli specialisti identificare prima i problemi di memoria negli anziani e ove possibile trattarli.
Richiesta Informazioni

Compila il modulo, ti richiameremo per una consulenza gratuita